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100% PALLACANESTRO, ITALIANA ED INTERNAZIONALE

ITALIA, GLI EUROPEI SI ALLONTANANO

Inizia nel peggiore dei modi il cammino della Nazionale italiana nell'Additional Round, ultima possibilità di approdo alla fase finale dei Campionati Europei. La sconfitta casalinga per 77-80, dopo un tempo supplementare, contro la Francia rende ulteriormente in salita il cammino degli azzurri verso la qualificazione ad Eurobasket 2009.

A Cagliari, in un palasport stipato di gente e di entusiasmo, il c.t. Recalcati sceglie di partire con un quintetto anomalo, nel quale le due maggiori stelle a sua disposizione – gli “americani”, o forse meglio dire i “canadesi” Bargnani e Belinelli – sono affiancate dall'esperienza di capitan Soragna e dalla coppia teramana Poeta-Amoroso. Dopo un avvio di gara quantomeno stentato, le manovre farraginose dell'Italia consentono ai nostri di mettere a referto i primi punti soltanto dopo 3 minuti, mentre tra i transalpini sale in cattedra Florent Pietrus: l'ala del Valencia manda in bambola quasi da solo la nostra difesa, trascinando i ragazzi di Collet al massimo vantaggio, +11.

La scossa per gli azzurri arriva dalla panchina. L'entrata in campo di Mancinelli, Gigli e Cusin regala maggiore spessore ad una Nazionale fin lì spenta e prevedibile: il gap con gli avversari va sempre più riducendosi, Mancinelli e Gigli confezionano un numero di alta scuola – assist no look dell'abruzzese e affondata a due mani del romano – che riaccende il pubblico, e sul 25-24 arriva il primo sorpasso. Paradossalmente, è quando Recalcati ributta sul parquet i titolari che l'Italia si spegne di nuovo; nella seconda frazione di gioco si continua a segnare col contagocce, Bargnani non incide, Belinelli sta ancora scaldando i motori, e mentre i nostri sparano a salve – soprattutto da 3 punti – Pietrus, Jeanneau e Boris Diaw rilanciano le quotazioni francesi consentendo ai bleus di chiudere la prima metà di gara sul 35-29.

Nella ripresa, ecco che il vento sembra voler cambiare direzione: Mancinelli è ancora ispirato, si grida al miracolo quando Luca Vitali centra per la prima volta nel match il bersaglio dai 6.25, e Belinelli decide di concludere la sua fase di rodaggio. Mentre le maglie difensive azzurre si chiudono, il bolognese sale in cattedra in attacco: 7 punti dell'ex Golden State non consentono più ai transalpini di tentare un ennesimo allungo nel punteggio, l'Italia rimette il muso avanti e si chiude il terzo quarto sul 51-51. Unica nota stonata: l'infortunio a Stefano Mancinelli, uscito dolorante alla spalla dopo un durissimo ma fortuito contatto di gioco in area francese; per il neo acquisto di Milano non ci sarà rientro sul parquet.

Gli ultimi 10 minuti non sono per cuori deboli. Si procede sul filo dell'equilibrio, gli errori dalla lunetta si sprecano da ambo le parti, ma proprio nel momento del bisogno l'Italia ritrova il suo Mago: Andrea Bargnani offre finalmente il suo apporto alla causa, con canestri e rimbalzi all'insegna di una grinta fino a quel momento latitante sul volto del romano. Bryan Colangelo in tribuna si gode anche un Belinelli da battaglia: Marco è l'indiscusso leader offensivo della squadra, riporta gli azzurri avanti sul 60-58 e mantiene i nervi saldi in lunetta quando il pallone pesa tonnellate. Sono suoi infatti i due liberi che fissano il punteggio sul 66 pari, quota dalla quale non ci si sbloccherà fino alla sirena. È overtime.

Si parte per gli ulteriori 5' di sofferenza, e l'Italia illude tutti con un parziale di 5-0 – firmato Belinelli e Soragna – che ci porta al massimo vantaggio. Guai però a cantare vittoria troppo presto davanti a mostri di agonismo come Pietrus, Diaw e Nicolas Batum. È proprio il ventenne dei Portland Trail Blazers la principale spina nel fianco che i nostri non riescono a fermare, gli azzurri sembrano cedere psicologicamente, e la mazzata arriva a 20 secondi dal termine, quando Vitali spreca l'azione del potenziale nuovo pareggio azzardando un passaggio impossibile che Belinelli non riesce a non mandare in rimessa laterale. Il punto esclamativo arriva infine da Antoine Diot, che con un impietoso 4/4 dalla lunetta – e saranno gli unici 4 punti della sua serata – condanna l'Italia alla sconfitta. La Francia passa 77-80, e mette già dopo la prima partita una seria ipoteca sul passaggio alla finale dell'Additional Round. Batum e Pietrus (8/10 da 2 per lui) chiudono a quota 20 punti, Diaw a 15.

Agli azzurri servirà un miracolo, servirà ribaltare il risultato con i cugini d'Oltralpe nella gara di ritorno, o magari sperare che la Finlandia ci dia una mano togliendo punti ai ragazzi del c.t. Collet. Ma questa Nazionale non può contare troppo sugli altri; se vuole ancora credere in una qualificazione ormai appesa a un filo, questa montagna andrà scalata soltanto con le forze a nostra disposizione. Partendo da quanto di buono si è visto nella notte cagliaritana: da un Belinelli autore di 26 punti nonostante qualche imprecisione di troppo al tiro da fuori, da Angelo Gigli, nettamente il migliore nel reparto lunghi con il suo 100% al tiro e la sua solita impagabile grinta, dagli sprazzi di lucidità che Bargnani ha regalato e che dovrà dare con maggiore continuità. Se poi lo staff medico permetterà a Stefano Mancinelli di essere presente già in occasione della prossima uscita – l'11 agosto in Finlandia – ecco che l'Italia al completo potrà ancora giocarsela alla pari con un avversario non così imbattibile.

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