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MONTEPASCHI CAMPIONE D'ITALIA

Gara 4 è totalmente senza storia, Siena stravince 82-47 e conquista il suo terzo scudetto consecutivo

E' finita proprio come doveva finire, come tutti si aspettavano che finisse già dall'inizio di questo campionato mai in discussione. Nella quarta e ultima uscita della serie finale non c'è partita, e il roboante +35 con il quale il Montepaschi si impone consente a Pianigiani e ai suoi giocatori di completare imbattuti il cammino in questi playoff. Per la società del presidente Minucci è il terzo scudetto consecutivo, il quarto in assoluto dopo il primo storico titolo conquistato nel 2004.

Difficile trovare spunti tecnici e tattici in un match mai realmente iniziato, escludendo il 6-3 con il quale Milano dopo 2 minuti ha tentato di illudere che potesse esserci ancora una partita vera. Troppo scarica l'AJ, arrivata con la spia della riserva accesa e la bandiera bianca alzata dopo l'equilibrio visto sul parquet del Forum 48 ore prima. La valanga di canestri senesi - con Domercant e Sato in grande spolvero al tiro pesante - seppellisce gli avversari sotto un terrificante 32-9 al termine del primo quarto, facendo poi ondeggiare il vantaggio sempre intorno ai 30 punti di margine.

Per questo strepitoso gruppo che la dirigenza e lo staff tecnico della Mens Sana hanno saputo costruire negli ultimi anni, la serata diventa così una lunga passerella in attesa della sirena conclusiva, dopo la quale - sul terrificante 47-82 finale - c'è posto solo per la nuova festa biancoverde. Arduo anche trovare un migliore in campo: per una Milano in bambola, arenata al 17% al tiro da 3, l'unico in doppia cifra è Hawkins - 13 punti ma solo 3 di valutazione - mentre nel Montepaschi c'è gloria per tutti, con Lavrinovic sugli scudi (15 punti) contornato dai soliti Sato, McIntyre e Kaukenas.

Si conclude così, dopo poco più di 8 mesi, il campionato forse più scontato che l'Italia cestistica ricordi. Giù il cappello davanti a questa Siena da record, esempio di organizzazione in campo e fuori, macchina perfetta sul parquet, i cui tanti punti di forza - tra cui la concentrazione dal primo all'ultimo secondo di gara e un gioco senza debolezze che consente di sfruttare al meglio le potenzialità di ognuno dei singoli - la rendono una delle squadre più forti e complete mai viste sui nostri campi in 90 anni di storia.

Per il prossimo futuro, come ogni anno, si cercano avversari. Ma l'impressione è che l'unico vero rivale che potrà avere il Montepaschi....sarà il Montepaschi stesso, alla ricerca di nuove sfide e magari di quel successo al massimo livello continentale che ancora manca.

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