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ARMANI JEANS, MIRACOLO SFIORATO

Milano sciupa la più grande delle occasioni: anche in gara 3 la spunta il Montepaschi, seppur al fotofinish. Martedì il primo match-ball scudetto per i senesi

Quando dopo due partite senza storia tutti i giochi sembrano ormai fatti, quando anche lo scommettitore più audace non può che arrendersi davanti all'evidenza di un risultato ormai scontato, per cambiare - almeno parzialmente - gli eventi serve un'impresa. L'AJ Milano ha provato a concretizzarla, questa impresa, presentandosi al Forum di Assago trasformata rispetto alla squadra abulica e quasi rassegnata vista a Siena; ma non sempre i miracoli riescono, e sulla linea del traguardo è ancora il Montepaschi ad alzare le braccia, vincendo 73-72 e portandosi sul 3-0 nella serie finale.

Pur priva del proprio centro titolare Taylor, l'Armani Jeans dà subito l'impressione di voler fare sul serio: il primo quarto di gioco procede con entrambe le formazioni appaiate, pronte a rispondersi colpo su colpo, prima che 6 punti consecutivi di uno scatenato Morris Finley portino i campioni d'Italia sul 20-26. Nella seconda frazione la reazione dei biancorossi è però veemente, forse come non mai in questa stagione, e la coppia Hawkins-Hall in grande spolvero trascina Milano fino ad un clamoroso +9. Il 45-39 con cui si va negli spogliatoi fa sognare gli oltre diecimila tifosi di casa.

Anche nella ripresa gli uomini di Bucchi tengono di forza il vantaggio nel punteggio, ma il ritorno senese arriva al momento giusto: tra il 27° e il 30° minuto l'Armani non segna più, ed è ancora Finley - con un parziale tutto suo di 7-0 - a riportare il Montepaschi avanti di un'incollatura. Gli ultimi 10 minuti diventano così ad altissima tensione, sul filo di un inconsueto equilibrio. Ad un minuto dalla conclusione, la bomba da 3 di un chirurgico Stonerook riporta gli ospiti avanti di un punto, i liberi di Lavrinovic danno al Montepaschi il +3, e il finale è il più inatteso possibile, soprattutto per il pubblico milanese: con 3 secondi sul tabellone, David Hawkins segna entrambi i propri liberi, non lasciando più tempo se non per far suonare la sirena sul 72-73 che lancia i toscani verso il tricolore.

Tricolore per il quale Pianigiani dovrà ringraziare il suo play di riserva, Morris Finley: i suoi 18 punti, molti dei quali arrivati nei momenti cruciali della gara, hanno salvato la serata di una Siena che ha avuto meno del solito da McIntyre, Sato e Domercant. A Milano non è bastato il miglior Hawkins di questa finale (23 punti), un Mike Hall da sontuosa doppia doppia (15+14 rimbalzi) e un nuovo protagonista trovato in Joey Beard, autore di 12 punti ma ancora più utile in difesa. Per Bucchi continua a latitare il contributo degli altri esterni, specialmente quelli italiani: con Mordente e Vitali fermi ieri a quota zero, ma assenti ingiustificati dall'inizio della serie, giocare ogni volta alla pari contro la corazzata in biancoverde diventa un'utopia.

All'Armani Jeans resta in bocca il sapore dell'occasione persa; se sarà irripetibile lo sapremo già martedì sera, quando si tornerà al Forum per gara 4 e i campioni in carica avranno il primo match ball per chiudere il conto-scudetto.

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