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PIU' "SANI", PIU' BELLI

Lottomatica-Angelico 80-67. Becirovic trascina una ottima Virtus sull'1-0 nella serie.

Roma c'è. E in questa avventura playoff sembra intenzionata a restarci quanto più le sarà possibile. La prima pietra è stata posata vincendo e convincendo in gara 1 dei quarti - in un Palaeur poco affollato ma partecipe - contro quella Angelico Biella spauracchio della vigilia, regolata dagli uomini di coach Gentile ancor più saldamente di quanto dicano i 13 punti finali di scarto.

Con il neo acquisto Golemac in panchina e Brandon Jennings in borghese, si parte. La Lottomatica impiega qualche minuto a prendere le misure ad un avversario voglioso ma impreciso: dopo 5' le polveri sembrano bagnate da ambo le parti, ma è l'ingresso in campo di Sani Becirovic a cambiare il volto del match. Il fuoriclasse sloveno è in serata e lo fa capire da subito, mostrando estrema precisione al tiro da fuori e smistando palloni che fanno girare la squadra in maniera pregevole. La Virtus scappa nel punteggio, e il 25-14 in conclusione della prima frazione sembra già segnare la rotta della gara.

La marcia dell'ex-fortitudino prosegue anche nel secondo quarto, Sani perfora la difesa a zona piemontese non sbagliando un colpo da 3 punti, e il resto dei ragazzi in casacca giallorossa lo supporta egregiamente. Andre Hutson domina sotto le plance, trascina Roma al +18 e ad un margine di assoluta sicurezza all'intervallo, che Biella non riuscirà più a colmare neanche al rientro dagli spogliatoi. Tradita da un inguardabile Gaines, con uno Smith visto solo a sprazzi e con scarso apporto dai panchinari - tranne quel Greg Brunner che al Palaeur sfodera sempre elevate prestazioni - la banda di Bechi tenta una flebile reazione soltanto negli ultimi 15 minuti.

Ma la Virtus non molla mai la presa sulla partita, controllando il distacco, tenendo alta la guardia in difesa e non sprecando mai energie inutili, preziosissime quando si deve giocare ogni 48 ore. C'è tempo per un siparietto tra la curva romana e l'ex - come al solito sbeffeggiato - Garri, prima di chiudere 80-67 con molti spunti positivi e le tasche piene di ottimismo. Mercoledì sera si andrà a Biella per ripartire da quanto di buono si è visto nella capitale: la costante attenzione difensiva che la Lottomatica ha messo in campo sarà ancor più fondamentale in trasferta, unita allo spirito di un gruppo che sa far risaltare a dovere le sue individualità, su tutte quella di Becirovic.

Quando Sani sta bene fa la differenza, non è una scoperta fatta ieri sera: la sua condizione c'è, è tornata, così come la classe cristallina di un campione vero che sa cambiare in meglio il volto di un'intera squadra; se riuscirà durante questi playoff a dosarsi - e ad essere dosato a dovere da Gentile - ne vedremo delle belle. Gli altri promossi a pieni voti sono i soliti noti. Un Hutson da doppia doppia sfiorata e 30 di valutazione, il solito Ibby Jaaber che sopperisce col talento anche ad una serata di poca precisione, Gigli che per la terza uscita consecutiva cala una carta da 11 rimbalzi. Degnissimo di nota anche Jurica Golemac, apparso perfettamente corrispondente all'identikit di giocatore intelligente, dalle mani veloci, utile in chiave tattica e con esperienza da vendere con cui era stato presentato.

Le uniche note stonate rimangono Douglas e Brezec; se questi due ragazzi fanno troppo spesso una fatica immane anche solo a svolgere i rispettivi compiti minimi per cui sono stati portati a Roma - centrare il bersaglio da 3 e catturare almeno più di un rimbalzo a partita - bisogna cominciare ad interrogarsi sulla loro effettiva utilità in un contesto come questo. Le valutazioni in proposito vanno ovviamente lasciate soltanto allo staff tecnico virtussino, ma più si andrà avanti nel cammino verso lo scudetto e più non ci si potrà permettere di regalare niente agli avversari.

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